Fiume Judrio
Il fiume Iudrio, fiume che d'estate offre la possibilità di fare il bagno nelle sue acque purissime in mezzo alla natura incontaminata.
Il fiume Idrija sorge sotto la vetta del monte Klobučarji (990m). Ha due fonti che presso il villaggio Bjtarja si uniscono in un solo corso creando il fiume Idrija, lungo e prorompente che sfocia nel fiume italiano Ter. In Friuli viene chiamato Iudrio. Lungo le sponde dalla sorgente al villaggio Golo Brdo (il villaggio sul versante italiano del confine è Mirnik, ovv. Mernicco), dove l’Idrija abbandona il territorio sloveno, sono sorti numerosi abitati: dalla parte slovena Bajtarji, Mlin, Zarog, Podravno, Hoščina, Skarnjak, Breščina, Žagar, Britof, Brnik, Kobivk, Mišček, mentre su quella italiana Zavrt, Skale, Zaločil, Mlinsko, Klinc, Blažin, Melin, Podklanec, Salamanti, Bordoni, Čubci e Košoni.
La potenza naturale del prorompente fiume Idrija è stata sfruttata dai nostri antenati per scopi utili, soprattutto costruendo mulini – nella metà del secolo scorso se ne contavano almeno otto. Oltre a questi, sui torrenti accanto ai singoli villaggi ne vennero costruiti anche numerosi minori.
Il fiume divenne noto soprattutto nel 1947, quando rappresentò la linea di demarcazione tra la nuova Jugoslavia e l’Italia. Iniziò
allora di una nuova epoca per le genti che vivevano accanto al fiume, in quanto venne interrotto il collegamento tra il vicino Friuli, le città di Cividale e Udine ed i villaggi sloveni sulla sponda destra del fiume Idrija. Stando ad alcune fonti scritte, sul territorio dell’odierno Kanalski Kolovrat prima della prima guerra mondiale (1914-1918) vivevano circa 2000 persone. Nel 1928 la parrocchia di Marijino Celje contava 1100 abitanti. Il dato fu riportato anche nelle note del parroco Alojz Makuc. Il dato è molto indicativo, anche se difficilmente comprensibile se comparato ai dati attuali. È soprattutto quasi impossibile capire come in quell’epoca fosse possibile sopravvivere in zone così povere, quali il Kolovrat, quando gli abitanti di località di montagna vivevano di agricoltura e di qualche attività complementare come la pesca.
Oggi il fiume Idrija offre piaceri balneari e possibilità di relax in una natura incontaminata ai numerosi visitatori del Comune di Kanal ob Soči.
Fonte: Življenje na Kanalskem Kolovratu (Vita sul Kanalski Kolovrat), Zoran e Franc Jerončič.
Autori foto: Andraž Žnidarčič, Simon Prinčič